La bici infinita non è ancora una bici percorribile, esiste solo come modello stampato in 3D e, naturalmente, nella mente del suo creatore, Stefano Enrico, Considerato da molti il pioniere di progettazione additiva.
Stephan ha presentato al mondo un concetto di trazione integrale sotto forma di city cruiser e beach cruiser. Si concentra su ciò che Stephan chiama un "elemento strutturale continuo".
Stephan descrive il suo lavoro come un'intersezione tra architettura, robotica, design e storytelling, specializzata nella produzione additiva o nella stampa 3D. il suo ultimo lavoro, battezzato come l'infinito, rafforza questa intersezionalità; è un prototipo per un incrociatore da spiaggia da città a quattro ruote costruito attorno a un "elemento di costruzione continua".
La infinity beach e city cruiser è alimentato da una rivoluzionaria struttura a catena a clip per pneumatici che forma automaticamente uno pneumatico temporaneo nell'area della ruota e una trasmissione a cinghia ammaccata nell'area interna.
"Est singolo pneumatico è azionato da una ruota centrale che trae la sua potenza da una manovella su una catena corta e da un cambio a 8 rapporti”, spiega Henrich.
Stephan dice che deve ancora trovare un argomento per far sì che questo progetto diventi realtà, ovvero una vera bici che può essere guidata, ammettendo che richiederebbe solo un enorme investimento. Nonostante sembri ancora distante, è convinto che un giorno potrebbe diventare un prodotto vendibile.
Composto da una ruota di catena centrale, azionata da un movimento centrale sfalsato, per così dire, che aziona il "letto del pignone" all'interno della zona del cerchio, un "telaio" fisso posizionato centralmente ospita la ruota di catena, da cui si estendono quattro bracci di snodo, due in avanti e due all'indietro, che forniscono tutte supporto per la trasmissione a cinghia, che sono chiamate "guide per pneumatici".
Come è diretto? Per ora, il design impedirebbe alla parte anteriore di quello che è essenzialmente un monociclo di muoversi in modo indipendente verso la sua parte posteriore, ma come menziona Stephen, è un work in progress.
Stephan immagina anche il bici infinita con sospensione anteriore e posteriore, come dimostrano gli ammortizzatori posizionati.
Cosa ne pensi di lei? Potrebbe essere trasformata in una bici percorribile? Stiamo per vederlo.