Confidenze, è la nuova mostra di James Turrell con Gagosian, che unisce due dei suoi lavori più recenti: Ariel (2022), una forma a diamante dai colori vivaci e Gioco (2022), un'ellisse nei toni del blush.
In uno spazio su misura nel galleria di rue de Ponthieu, Parigi, entrambe le opere sono poste in dialogo con lo spettatore, in un'installazione di calma e contemplazione.
Disponibile fino al prossimo 22 dicembre, Confidences mostra piani di luce che generano impressioni alternate di totale piattezza e profondità quasi infinita.
Ariel (2022) James Turrell. Foto: Gagosiano
Gli accostamenti mettono sicuramente alla prova la percezione dello spazio, ma evocano anche opere di Ad Reinhardt e Mark Rothko.
Turrell ha deciso di intitolare i suoi pezzi Ariel, dall'arcangelo del mondo naturale, e Jeu, dagli gnostici Libros de Jeu, che si confrontano in questa installazione che ne mette in luce somiglianze e differenze per creare un'esperienza coinvolgente.
Dal 1960, James Turrell ha esplorato una varietà di fenomeni percettivi, che vanno dalla deprivazione sensoriale agli intensi effetti ottici.
Nel 1966, ha incorporato la luce nel suo lavoro, ottenendo Afrum-Proto (1966) y Mendota Interruzioni (1969-1974), che impiegano piani di luce in relazione all'architettura.
Era così che la carriera di Turrell era diretta nel uso della luce come tema e soggetto principale che, oltre ad attirare l'attenzione immediata, cerca di ampliare il pensiero.
Luce normalmente utilizzata per l'illuminazione, Turrell le conferisce forma e struttura, rendendola essa stessa rivelazione.
Uno degli aspetti interessanti di questa mostra è che questi nuovi pezzi fanno parte della serie Glass, iniziata nel 2001.
Jeu (2022) James Turrell. Foto: Gagosiano
Ciò che è anche degno di nota è quello questi lavori hanno la più recente tecnologia LED, pur impiegando ancora forme fisiche legate alle costruzioni dello spazio superficiale dell'artista della fine degli anni '1960 e dell'inizio degli anni '1970.
Turrell continua a esplorare la fusione del tecnologico con il sensoriale, inducendo stati meditativi.