Peter campus è un videoartista noto per aver fatto parte delle prime generazioni di videografi e per le sue innovative installazioni a circuito chiuso dove il tempo e lo spazio si fondono.
Cos'è la video arte? È l'acquisizione di immagini e suoni per mezzo di una videocamera per esprimere una certa idea. La corrente nasce negli Stati Uniti all'inizio degli anni Sessanta, contesto in cui cinema e televisione dominano i format informativi.
Da allora ci sono stati grandi artisti video in tutto il mondo come Giovanna Giona, Dan Graham, Nam June Paik, Lupo Vostell, Marina Abramovic, Vito Acconci, Peter Campus, Douglas Gordon, Ira Schneider, Eve Sussman, Beryl Korot e Bill Viola, tra gli altri.
Peter Campus è nato a New York nel 1937, ha studiato psicologia sperimentale alla Ohio State University.
La sua carriera di videografo è iniziata negli anni '70, ispirata dal regista Michael Powell e dal video artista Bruce Nauman.
Oltre al video, l'artista si è dilettato nella fotografia e nell'installazione. Nelle sue prime opere, Campus ha cercato di modificare lo spazio con la sua videocamera e che il pubblico ha partecipato all'esperienza.
Nel 1973 realizza Anamnesis, un lavoro in cui confronta lo spettatore con il proprio doppio attraverso un'immagine trasmessa dal vivo e un secondo con un ritardo di tre secondi. L'obiettivo di questo pezzo era giocare con il tempo, lo spazio e il movimento dei visitatori nella sala espositiva.
Campus fa uso delle sue conoscenze in psicologia per sperimentare "il sé" (istanza della psiche umana).
Con oltre 40 anni di esperienza, l'autore continua a considerare il video come un mezzo ideale per fare arte, ora e in futuro, perché l'attrezzatura sta diventando più leggera ed economica e, come immaginava Nam June Paik, chiunque può crearne uno proprio. e scambiarlo sulla super autostrada (internet).
Inoltre, l'autore si è cimentato nella videografia, nella visualizzazione di immagini con numeri, statistiche, immagini e audio.
Se vuoi saperne di più su questo artista, ti lasciamo questo link.