Nomadismo, solitudine e appartenenza alle fotografie di May Parlar

02 gennaio 2020 alle 18:41


Nomadismo, solitudine e appartenenza alle fotografie di May Parlar


Attraverso le sue immagini costruite l'artista Parlar di maggio Ci fa riflettere idee come appartenenza e alienazione.

Formatosi come artista video, questo creatore nato a Istanbul monta le sue foto sovrapponendo le immagini dei suoi video.

Allo stesso modo, May Parlar funziona da autoritratto e performance esplorare idee sullo spazio.

Questo genera questi rari ambienti in cui i paesaggi contengono oggetti in assenza dei loro proprietari.

Con loro May Parlar cerca evocare il passaggio di persone e ricordi dimenticati che si sovrappongono anche negli spazi in cui esistiamo.

May Parlar richiama l'attenzione su come la presenza nomade delle persone evocate trasforma le realtà quotidiane.

E al modo in cui queste stesse persone allo stesso tempo appartengono e sono alienate all'interno degli spazi.

Le sue immagini ci raccontano costantemente questi giochi tra solitudine e compagnia, tra appartenenza e alienazione.

Ma soprattutto l'esperienza nomade dell'essere e dei suoi continui cambiamenti, personali e verso gli ambienti che si toccano sul suo cammino.
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